lunedì 2 marzo 2015

IL MIO ROMANZO : Un piccolo pezzo del mio libro ..

Ancora ciao  lettori innamorati , dopo l'ultima recensione ho pensato di postare sul blog qualcosa che davvero mi appartenesse , cosi pensando a fondo ... pubblico i tre quarti del quattordicesimo capitolo del mio romanzo urban Fantasy , li metterò qui  per chi voglia leggerlo certamente  mi farà piacere, non cerco pubblicità ma pura e intensa gioia , finalmente posso dire di aver creato una storia mia  e niente mi da più gioia di questo

"COME L'ARIA E L'ARGENTO " cap . 14 " IN FONDO AL MALE " 
di Giada Alamia 

mi stesi sul letto aspettando che andasse via , sentivo il suo respiro come quando si sente il rumore  delle onde e con quel suono  a cullarmi,  sprofondai nel sonno . Sentivo freddo , forse non mi ero coperta chissà , a tentoni cercai il plaid e lo tirai su fino al petto , sul viso avvertivo calore , come una folata di vento caldo , un vento caldo che si faceva strada sul mio collo ,si fermò alle clavicole e sentii un petalo di rosa poggiarsi su di esse , una carezza sui capelli , forse stavo sognando  … finalmente un bel sogno , una mano mi accarezzava le guance , delle labbra bollenti si facevano strada sul mio viso , era troppo reale , troppo caldo e quando aprii gli occhi , a stento soffocai un grido , scorsi una sagoma davanti a me , la riconoscevo , sentivo il suo profumo scoppiarmi dentro , i suoi occhi neri brillavano nel buio , non scherzava quando disse “arrivo dove voglio “ e fu cosi,  Diaspro venne da me . Un turbine di sensazioni mi si riversò addosso , non era possibile che fosse li , avevo bisogno di certezze , dovevo essere certa che non stessi sognando , la mia mano scese lungo il suo  viso e  delle piccole scosse elettriche si fecero strada  nelle mie viscere , era li mio dio ! nessuno dei due parlò per un momento , lasciando sfogo ai nostri respiri che si confondevano < ti avevo detto che sarei arrivato ovunque ragazzina > le sue parole erano che un sussurro pieno di desiderio e di promesse < come ti è saltato in mente di venire qui Diaspro ? se ti avesse visto qualcuno ? > il panico intanto si faceva strada nella mia mente < devo ricordarti chi sono ara? Credo di no , non sono venuto qua per parlare porgimi la tua mano > non sapevo cosa volesse fare ma obbedì , poggiò la mano sul suo cuore, o ciò che rimaneva di esso  < qui in questo punto c’è il cuore , se ascolti attentamente senti come un lieve sfarfallio , sai che io non ne ho più uno , eppure quando ti vedo e sento la tua voce avverto sempre questo piccolo bum bum , lo senti ara ? >  non avevo parole , la mia bocca non riusciva a produrre nessun suono , il mio cuore lo sentivo invece era come un mustang che corre libero e  veloce come la luce < lo sento> quelle due parole furono tutto quello che riuscii a dire  , e quelle   gli bastarono  ,  le sue labbra bollenti furono sulle mie , dolce e delicato si fece strada , la passione cresceva , tutto il mio desiderio voleva venir fuori , avvertivo la sua trepidazione , diaspro era avido lo sapevo , abbandonai me stessa a lui , il mortale che vende l’anima al diavolo .Sembrò passare un’eternità quando ci staccammo per riprendere fiato , avevo una lunga canotta nera fino al ginocchio e a diaspro bastò un’attimo per farla a brandelli ,  le sue mani mi esploravano come fossi una miniera piena di oro  , la sua bocca  lasciava su di me scie di lava che mi scottavano la pelle ,le mie mani si facevano strada su i suoi capelli splendenti , sulle spalle muscolose , fino alla schiena liscia e perfetta ,pelle contro pelle , fuoco contro fuoco , il desiderio era quasi doloroso <  non fermarmi ara > un sussurrò che mi incendiò istantaneamente .. ripresi a baciarlo con più foga memorizzando nella mente il suo dolce sapore, ero sotto di lui , intrappolata alle catene dell’inferno  e mentre mi denudava dell’ultimo pezzo di stoffa , il mio cuore saltò un battito , una lenta agonia , entrò in me , tanti piccoli vortici giravano freneticamente su di noi , il mio potere e il suo si mescolavano insieme , fino ad avvolgerci , due assetati nel deserto alla ricerca di un’oasi , la forza  e l’urgenza con cui si avventava dentro  di me , le mie gambe strette attorno a lui che lo pregavano , chiedevano di più , sentivo che era al limite , lo ero anche io , volevo esplodere di piacere , lo spingevo sempre più forte contro di me fino a quando lo sentii ansimare , mi guardò intensamente per un’attimo  con stupore e tristezza , gli accarezzai le labbra gonfie per gli avidi baci e insieme crollammo  sul letto , quella notte tanto temuta accadde , mi trascinò con lui fino in fondo al male .

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